venerdì 13 novembre 2015

Intervento dall'Alto

In questi giorni passati ho vissuto una esperienza inaspettata e drammatica per il crollo della salute. 8 giorni fa si è perforato l' intestino a causa di una colonscopia con estrazione di polipi intestinali. Devo dire che mi sono messo nelle mani di Dio,Maria ss. tutti i santi del cielo ed ora sono quasi a posto. Anche l'ambiente dell' ospedale è vivibile avendo serenità e pace interiori. Un pensiero riconoscente per tutti quelli che fanno tifo per me. Mi sono sentito ben voluto da tantissimi che mi aspettano presto a casa.

mercoledì 4 novembre 2015

VANGELO DA VIVERE



«Perché tutti siano una sola cosa» (Gv 17, 21)
Cosa sognano i genitori per i figli se non che si vogliano bene, si aiutino, vivano uniti tra loro? E qual è il loro più grande dispiacere se non quello di vederli divisi per gelosie, interessi economici, fino al punto da arrivare a non parlarsi più? Anche Dio ha sognato da tutta l’eternità la propria famiglia unita nella comunione d’amore dei figli con lui e tra di loro.  il dono più grande che egli può implorare per tutti noi: Ti prego, Padre,
«Perché tutti siano una sola cosa».
Ogni famiglia porta l’impronta dei genitori. Così quella creata da Dio. Dio è Amore non soltanto perché ama la sua creatura, ma è Amore in se stesso, nella reciprocità del dono e della comunione, da parte di ognuna delle tre divine Persone verso le altre. 
Il modello della nostra unità è niente meno che l’unità esistente tra il Padre e Gesù. Sembra impossibile, tanto essa è profonda. 
È proprio questa l’opera di Gesù, fare di tutti noi una cosa sola, come lui lo è con il Padre, una sola famiglia, un solo popolo. Per questo si è fatto uno di noi, si è caricato delle nostre divisioni e dei nostri peccati inchiodandoli sulla croce.
Egli stesso ha indicato la strada che avrebbe percorso per portarci all’unità: «Quando sarò elevato da terra attirerò tutti a me» (Gv 12, 32). Come profetizzato dal sommo sacerdote, «doveva morire (…) per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi» (Gv 11, 52). Nel suo mistero di morte e risurrezione, ha riassunto tutto in sé (cf. Ef 1,10), ha ricreato l’unità spezzata dal peccato, ha rifatto la famiglia attorno al Padre e ci ha resi nuovamente fratelli e sorelle tra di noi. La sua missione Gesù l’ha compiuta. Adesso rimane la nostra parte, la nostra adesione, il nostro “sì” alla sua preghiera:
«Perché tutti siano una sola cosa»
Qual è il nostro contributo all’adempimento di questa preghiera?  Se questo è il sogno di Dio vogliamo che sia anche il nostro sogno, intanto, prima di ogni decisione, di ogni scelta, di ogni azione, potremmo domandarci: serve per costruire l’unità, è il meglio in vista dell’unità? Dovremmo infine correre là dove le disunità sono più evidenti e prenderle su di noi, come ha fatto Gesù. Possono essere attriti in famiglia o tra persone che conosciamo, tensioni che si vivono nel quartiere, disaccordi nell’ambiente di lavoro, in parrocchia, tra le Chiese. Non sfuggire i dissidi e le incomprensioni, non restare indifferenti, ma portarvi il proprio amore fatto di ascolto, di attenzione all’altro, di condivisione del dolore che nasce da quella lacerazione. E soprattutto vivere in unità con quanti sono disponibili a condividere l’ideale di Gesù e la sua preghiera, senza dare peso a malintesi o a divergenze di idee, contenti del “meno perfetto in unità che del più perfetto in disunità”, accettando con gioia le differenze, anzi considerandole una ricchezza per un’unità che non è mai riduzione a uniformità. Sì, questo a volte ci metterà in croce, ma è proprio la strada che Gesù ha scelto per rifare l’unità della famiglia umana, la strada che anche noi vogliamo percorrere con lui.
Fabio Ciardi









martedì 3 novembre 2015

Un uomo che affascina.

Avevo ascoltato il modo irruente e penetrante di parlare di Enzo Aceti, lo psicologo che vive quel che dice. Alla festa delle famiglie ha dato entusiasmo e gioia a tutti. Ci ha spiegato bene l'arte di Amare che è il segreto per realizzare ogni incontro e risolvere tutti i problemi. Ci ha insegnato a vivere 25 giorni su 30 nella gioia. Solo così si può dire che siamo cristiani.

Mi piace molto Cuneo

Mi piace tornare a Cuneo. È sempre bella anche di notte. La gente è ordinata. Lo stile è accogliente. Persone semplici e umili. Una città pulita e armoniosa. L'aria è fresca anche d'estate. L'ambiente fa le persone d le persone fanno l'ambiente. Sotto Natale Cuneo si fa ancora più bella ed io ci tornerò.

Giornata col cardinale.

Da due anni la famiglia è al centro dell'attenzione della chiesa. In particolare a Genova il card. Bagnasco ha seguito il cammino di studio, di preparazione, di formazione per le coppie in difficoltà. Sabato eravamo in festa. Eravamo tanti. Incontri, relazioni, scambi, domande... Tanta voglia di arricchirsi a vicenda. Il Cardinale ci ha intrattenuti a lungo sui lavori del sinodo che è costato impegno e sacrificio, ma come ha detto il Papa porterà molti frutti. Ne abbiamo bisogno.

giovedì 29 ottobre 2015

Addestramento

Probabilmente il passaggio affannato dell'elicottero ha indicato ricerca di persona smarrita o annegata o solo allenamento a pochi metri dall'abitato lungo la spiaggia davanti all'Emiliani?

mercoledì 28 ottobre 2015

Stare bene anche nelle prove

Alla "VELA" si sta bene, perché ci si vuole bene. Nei locali della canonica di Nervi ospitiamo in questo momento 4 famiglie che hanno i figli in cura all' ospedale del Gaslini di GENOVA. Felice viene da Napoli, Miri viene da Tirana, Falu' dall'Africa e infine la piccola Cinciai, dalla Cina. Stando insieme per un po' di tempo si superano le diversità culturali e ci si capisce con l'attenzione ed il rispetto reciproco. Si sente che tutti insieme costruiamo una piccola comunità-famiglia. La sofferenza viene condivisa anche dai numerosi volontari che a turno vengono a prestare servizio. Ci sono delle regole che tutti osservano e l'armonia regge la casa. Anche i momenti allegri servono per sdrammatizzare i momenti di prova e di dolore. Siamo amici tutti.

sabato 24 ottobre 2015

Prima settimana di catechismo.

Anche quest'anno abbiamo iniziato bene con sei grandi gruppi catechistici la gioiosa avventura che coinvolge genitori catechiste bambini come la migliore realtà formativa della parrocchia. Tutti contenti e anche impegnati a portare frutti buoni.

lunedì 19 ottobre 2015

Seguiamo IL SINODO

Sinodo sulla famiglia

Maria Angélica e Luis Rojas di Bogotà,
sono una delle 18 coppie che partecipano al Sinodo in corso in Vaticano dal 4 al 25 ottobre.
Dalla loro esperienza di famiglia, il lavoro in un quartiere emarginato della città
e l’accompagnamento di altre coppie.
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Sono sposati da 23 anni e hanno due figli adolescenti. Formati nella fede dalle famiglie di origine con solide basi cristiane,
si sono conosciuti in quartiere della periferia di Bogotà d
ove con altri giovani si spendevano per l’impegno sociale: 

«Lì giocavamo con i bambini, insegnavamo agli adulti a leggere,
offrivamo gratuitamente servizi medici e dentistici».
Si tratta di Los Chircales, quartiere dove adesso ha sede il Centro sociale Unidad,
animato dal Movimento dei Focolari di cui anche i Rojas fanno parte: 

«Gli ostacoli non sono mancati – 
afferma la coppia colombiana che è intervenuta
con una testimonianza al Sinodo sulla famiglia 

a cominciare dalla preoccupazione personale e dalla paura di andare in questi quartieri
e ambienti così degradati. Ma la volontà di servire questi fratelli
è stata più forte delle nostre fragilità
».
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«Ci siamo sposati – dicono ripercorrendo tratti della loro storia – e molto presto la grazia del sacramento si è manifestata». Caratteri molto diversi: Luis, “un tipo tranquillo”, Maria Angélica “un vulcano”. «Sapevamo che l’amore umano svanisce facilmente: gli anni passano e l’incanto iniziale diminuisce. Per questo era importante irrobustirci nutrendo il nostro amore con l’amore di Dio che ci insegnava ad amare nelle piccole cose di ogni giorno». «Per me significava non aspettare sempre di essere servito – confessa Luis – ma piuttosto aiutare a lavare i piatti o ascoltare con attenzione quando lei voleva raccontarmi qualcosa. Da parte sua M. Angelica vedeva con me le gare della Formula 1…».
«Abbiamo sperimentato che nutrendoci dell’Eucaristia, avvicinandoci al sacramento della confessione e stando in questo atteggiamento di amore reciproco, Gesù si fa presente in mezzo a noi e abbiamo così la luce per educare e correggere i nostri figli, come pure la forza di affrontare le difficoltà che si presentano».


«Poco tempo fa abbiamo avuto una forte discussione e l’unità fra noi è andata in frantumi
. Quella sera ci siamo addormentati senza chiederci scusa», una delle tre parole che per papa Francesco non possono mancare nella vita di coppia: «Ho telefonato il giorno dopo a Lucho– racconta Maria Angélica – e gli ho chiesto scusa per avergli risposto male. È stata l’occasione per aprire un dialogo profondo fra di noi. Certamente siamo fragili, ma proprio per questo vogliamo impegnarci a ricominciare ad amare ogni volta che ci sbagliamo».
Insieme ai vescovi e ai sacerdoti di alcune città della Colombia, con altre famiglie e giovani, hanno organizzato una serie di visite ad alcune comunità povere: «L’idea era di condividere le nostre esperienze e offrire una certa formazione in famiglia. Alcune di queste coppie ci hanno confidato il loro desiderio di accostarsi al sacramento del matrimonio».
«Nell’accompagnamento alle coppie di fidanzati fatto di condivisione delle reciproche storie, del vivere insieme anniversari e momenti conviviali, dell’ascolto di interrogativi o timori, vediamo che questa vicinanza stimola non pochi giovani a prendere coraggiosamente la decisione di scegliere Dio come centro della propria vita, a vivere aspetti come la castità nel rapporto di coppia, a rendersi utili agli altri in necessità, dedicando tempo ed energie».
«La nostra esperienza – concludono – ci porta a confermare che come è la famiglia, così sarà la società. Sappiamo che le famiglie sono chiamate a cose grandi, per questo ogni giorno chiediamo alla Sacra Famiglia la grazia di restare fedeli all’amore, per essere costruttori di una società più umana e al tempo stesso più divina. Sogniamo che, con il contributo di tutti, l’umanità si trasformi realmente in una famiglia».
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sabato 17 ottobre 2015

CONCRETEZZA DEL VANGELO DI OGGI.

Chi è il più importante?”
La risposta di Gesù è spiazzante:“Chi vuol diventare grande tra voi sarà vostro servitore e chi vuol essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti”.
Il modo più bello per dare senso alla nostra vita è spenderla per chi ci vive accanto.
Tutti siamo invitati a promuovere la dignità dei fratelli, a farci carico gli uni degli altri.
In questo periodo così turbolento, una scintilla di umanità illumina il cielo d’Europa: 12mila islandesi, in risposta ad una petizione lanciata su Facebook da un’insegnante, spalancano le porte delle proprie case ai profughi.Affermano: “I rifugiati sono risorse umane di esperienza e capacità. I rifugiati sono i nostri prossimi sposi, i migliori amici, le anime gemelle, o i batteristi della band dei nostri figli, i nostri colleghi o miss Islanda 2022, l’idraulico che ci sistemerà il bagno o il pompiere”.Le migliaia di chilometri, che separano Reykjavik da Damasco, si sgretolano sotto i colpi dei messaggi che gli abitanti dell’isola hanno pubblicato

Sono una madre single. Possiamo prendere in casa un bambino che ha bisogno. - Sono un’insegnante e vorrei insegnare a un bambino a
 parlare, leggere e scrivere islandese ed aiutarlo ad inserirsi qui. 
– Abbiamo dei vestiti, un letto, dei giocattoli e tutto ciò di cui ha bisogno un bambino. Offro volentieri anche il biglietto aereo. 
- Ho una stanza in più in un appartamento spazioso e sono molto contenta di metterla a disposizione di chi ha bisogno”.
Migliaia di braccia aperte sono pronte ad accogliere chi ha bisogno e brancola nel buio dell’indifferenza.

«Servire - dice Papa Francesco - significa avere cura di coloro che sono fragili nelle nostre famiglie, nella nostra società, nel nostro popolo.Sono persone in carne e ossa, con la loro vita, la loro storia e specialmente la loro fragilità, che Gesù ci invita a difendere, ad assistere, a servire.  
Il cristiano è sempre 
invitato a mettere da parte le proprie esigenze, aspettative, i propri desideri di onnipotenza davanti allo sguardo concreto dei più fragili
La grandezza di un popolo, di una nazione, di una persona si fonda sempre su come serve la fragilità dei suoi fratelli».

venerdì 16 ottobre 2015

OGNI GIORNO DI PIU'...AMORE, MISERICORDIA E PERDONO

Buona giornata.
[...] Non è sufficiente la tolleranza o la non-violenza, non basta l’amicizia o la benevolenza verso gli altri. E’ un amore che va verso tutti indistintamente: piccoli e grandi, poveri e ricchi, della propria patria o di un’altra, amici e nemici. Esige misericordia e perdono. Dobbiamo amare poi per primi, prendendo l’iniziativa, senza aspettare d’essere amati. E amare non solo a parole, ma concretamente, a fatti, dimenticando noi stessi per metterci a servizio degli altri.
(Fonte: Chiara Lubich – “Il mondo sia invaso d’amore” Messaggio di Chiara Lubich all’Assemblea dei giovani – Hiroshima, 21-25 agosto 2006)

lunedì 12 ottobre 2015

Il trenino

Ancora per le nostre città si vede passare il trenino per grandi e piccini. È un  segno buono. Fa pensare che la gente sa ancora gustare le cose semplici. Le piccole, umili, quotidiane gioie della vita. Il treno dei desideri...coi miei pensieri...lontano va.

sabato 10 ottobre 2015

Dal monte Fasce si vede lontana la città.

Il bivacco. Che bella invenzione. Partire coi sacchi a pelo e un po' di pane e salame e poi trovarsi con 60  piccoli amici alla fermata del 17 diretto al centro.... Deviazione per Val Bisanio, poi salita ad Appirizione e l'ultima fatica per arrivare alla casa alpina molto capiente sotto numerose antenne in cima alla montagna... Tanti. Tutti per fare festa insieme. E la gioia e' moltiplicata. Io c'ero.

giovedì 8 ottobre 2015

Dove vanno così entusiasti?

Sabato e domenica i ragazzi della parrocchia Assunta vivranno l'esperienza dell'uscita  come inizio anno catechistico e come impegno dell'ACR. Sono già 45 i ragazzi e 15 gli animatori. C'è aria di festa e grande attesa per le belle sorprese da vivere insieme.

Alla ricerca di sicurezze.

Come difendersi dai ladri e dai furti. Il fai da  te sempre più ingegnoso. Scoprire quanti lucchetti si dovranno aprire per utilizzare la bici. Una vita paziente.

martedì 6 ottobre 2015

La vita di ogni giorno.

Ogni giorno si cresce e si matura. Dopo tanti anni ci si accorge che non si e mai arrivati. E le sorprese della vita sono sempre tante, belle, entusiasmanti e arricchenti. Sembra che le primavere arrivino più veloci dopo i 60 anni. E nel giorno del compleanno la gratitudine sale al cielo. Si sperimenta la gioia di essere amati da sempre e c'è nel cuore il desiderio di amare di più chi ti vive accanto. Ho ancora le forze per dare il meglio di me stesso perché nessuna anima non mi sfiori invano.

venerdì 2 ottobre 2015

Illuminazione nuova

Una chiesa ben illuminata aiuta i cristiani a sentirsi accolti. La luce è segno di bellezza e vita. Si prega col cuore in festa quando senti il calore della luce intorno a te. Un grazie sincero a quanti ci stanno aiutando nel volontariato per realizzare le Opere della casa di Dio.

La grandezza del legame

Il cane ha un valore se è a servizio dell'uomo e comunque entra molto nella vita delle persone che gli sono vicine.

lunedì 28 settembre 2015

Expo' : una grande sfida.

Ogni giorno tante persone visitano L'Expo' 2015 e si arricchiscono di una grande conoscenza che riguarda il tema del cibo nel mondo. Produzione, distribuzione, consumo e spreco del cibo.

La casa delle zucche.

Quest'anno é srata una buona annata per i frutti della terra. Il caldo ha anticipato la maturazione anche dell'uva che già ovunque viene vendemmiata in anticipo. Anche le zucche cresciute con metodi biologici tradizionali, sono pronte per il consumo e per le vetrine di bellezza.

giovedì 24 settembre 2015

Nell'anno della famiglia...

Ciò'  che è bello e sacrosanto e da costruire sempre con fatica e grande Amore. Il papa ha lanciato ieri la "Rivoluzione della tenerezza". In famiglia e bellissima la tenerezza tra tutti i membri.
 

martedì 22 settembre 2015

Il cjbo a EXPO' 2015

Una visita di un giorno  agli stand del cibo di tutto il mondo a Milano. Saremo in 55. Un pulman pieno. Sarà una giornata mondiale. Vedremo rappresentanti di tutto il mondo, cittadini del mondo intero.Cosa mangiano gli altri? Staremo a vedere.

Oggetti utili ai chierichetti di un tempo...

Ho trovato ancora la canna con in cima la pinza che racchiude lo stoppino fine di cera utile per accendere a distanza le candele in alto sull' altare maggiore. E lo strumento, che non so più come si chiami, per spegnere le candele soffocando lentamente la fiamma. Li custodisco come oggetti antichi preziosi.

lunedì 21 settembre 2015

Il Papa e i ponti

In questi giorni seguiamo con particolare attenzione il papa a Cuba e Stati uniti. Nella nostra terra assetata di pace Francesco chiede maggior dialogo e continua a costruire ponti. Insiste sul fatto che le ideologie passano, mentre la centralità della persona resta. Un punto forte dell'amore del papa sono i poveri da considerare importanti. Siamo entusiasti  per il suo esempio.

Ingresso di un amico come nuovo parroco

Padre Paolo vice-parroco a Quinto, oggi ha fatto l'ingresso a 20 km da Genova, a Campomorone, dove si occuperà anche della pastorale giovanile, scuola di religione nelle medie e aiuto ai parroci della vicaria. Auguri e contagia tutti col tuo sorriso.

domenica 20 settembre 2015

Nuovissimo asilo a Nervi-Quinto

Ieri con la benedizione del vescovo è stato inaugurato ai confini della nostra parrocchia, un nuovo asilo in via Nicolini,28 sopra Corso Europa a Nervi. Le suore indiane della misericordia lo gestiranno a partire da ottobre con i primi 19 bambini.Il posto è meraviglioso. C'è stata una grande festa con la partecipazione di tante famiglie.

martedì 15 settembre 2015

PRESA DI COSCIENZA PER AIUTARE I PROFUGHI

ANCHE NOI CI PREPARIAMO AD ACCOGLIERE UNA FAMIGLIA DI PROFUGHI

Scuotono le coscienze le parole di papa Francesco all’Angelus del 6 settembre, dove indica un’azione concreta per sostenere il dramma delle centinaia di migliaia di rifugiati costretti a lasciare le proprie case: «In prossimità del Giubileo della Misericordia, rivolgo un appello alle parrocchie, alle comunità religiose, ai monasteri e ai santuari di tutta Europa ad esprimere la concretezza del Vangelo e accogliere una famiglia di profughi». 

«Bisogna fare di più»,  per muovere i vertici della politica, i circuiti del commercio di armamenti, i decisori delle scelte strategiche, le quali – come comincia a dimostrarsi – possono partire dal basso con la mobilitazione della società civile. 


 Anche noi con le indicazioni del cardinale e del prefetto di Genova stiamo studiando come parrocchia dell'Assunta le modalità di accoglienza nei locali della "Vela" oltre le famiglie che già aiutiamo, una famiglia di profughi. Ma dobbiamo fare alcuni lavori urgenti di ristrutturazione, compreso l'ascensore e alcuni angoli cottura per ogni famiglia.

Natura snaturata

Anche il porticciolo di Nervi ha cambiato colore. Le barche galleggiano in mezzo alla sporcizia accumulata dai torrenti in piena.

Melma e rifiuti in mare

Dopo i nubifragi e le abbondanti piogge, i torrenti della Liguria hanno scaricato in mare ogni tipo di rifiuto. Ecco cosa si vede dalla mia camera.

lunedì 31 agosto 2015

Una grande famiglia somasca

Una tre giorni formidabile ricca di emozioni. Tante famiglie, volontari, giovani efucatori nelle opere dei Padri Somaschi, relatori esperti, studi specifici sulla  coppia. .. e tanto altro. Un bellissimo clima di famiglia, canti, gioia sul volto di tutti. Molte esperienze di vita vissuta e tanto desiderio di Ascolto, di Accoglienza e di Accompagnamento per far spazio a tutti e farci esperti nell'aiutare gli altri nei loro drammi familiari e personali per recuperarli ad una vita vivibile. Tanto  impegno di tutti. Rigenerati  dalla voglia di AMARE.